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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Tagliatelle ai carciofi

Sono arrivata all'ultimissimo e questo mese ho davvero temuto di non riuscire a partecipare all' MTChallenge  che vedeva le tagliatelle di Ale come protagoniste.  A causa dei primi 3 weekend passati in montagna avevo programmato di fare le tagliatelle  questa settimana, ma poi un'influenza improvvisa ed indesiderata ha tarpato le mie ali.  Il dottore mi ha messo a digiuno e di far le tagliatelle non se ne parlava proprio, non solo perché non mi reggevo in piedi, ma perché poi non avrei potuto gustarle. Stamattina ho deciso, ho tirato fuori le uova dal frigorifero, ho tirato fuori la farina dalla dispensa e chi ci trovo dentro a passeggiare? No, non in dispensa, nella farina... non so il loro nome, ma una cosa la so, quegli esserini lì non ci dovevano stare!!!! E adesso che faccio? Dovevo uscire per forza se no niente tagliatelle e quindi mi imbacucco a dovere e corro al supermercato a prendere la farina e mi metto di nuovo all'opera perché Filippo doveva uscire

Timballo di riso con succo di mandarino e salvia

E così la febbre è toccata anche a me, erano 11 anni che non mi veniva, magari febbre di stanchezza, ma niente di rilevante e invece l'altro ieri son dovuta tornare a casa dal lavoro perché mi facevano male persino le dita dei piedi e appena arrivata a casa il termometro segnava già 38.2. Nel scorso della notte è salita fino a 38.6, penso di non aver mai sudato così tanto, mi sembrava di essere in una sauna.  Ieri invece è stata la giornata peggiore, la febbre è calata significativamente, ma son subentrati forti disturbi gastro-intestinali, ma l'apice l'ho raggiunto svenendo sul water, causando un mezzo infarto a mia madre che è che mi è venuta a soccorrere.  Non mi son fatta mancare proprio niente :-P Il dottore mi ha messo a digiuno, niente acqua, né cibo e per la giornata di ieri gli ho dato retta, son stata bravissima, solo qualche goccio d'acqua per prendere le medicine, oggi però i morsi della fame mi attanagliavano lo stomaco e a mezzogiorno ho mangiato ben

Medaglioni di filetto di suino su letto di radicchio al balsamico

Con questo sole la mia voglia di andare in montagna non mi abbandona mai. Solo in inverno, infatti, si riesce a godere appieno di panorami così meravigliosi.  Ieri sono stata sul Monte Linzone in Valle Imagna con la Manu, Beppe, Filippo e Matteo, una piccola camminata con merenda. La giornata era spettacolare, faceva caldo, tanto da permetterci di stare in maglietta, siamo saliti in cima per un sentiero che ci ha donato una vista mozzafiato, si vedevano le alpi innevate e persino gli appennini, attraversando tutta la pianura padana. Arrivati alla croce, in cima al monte, siamo stati però travolti dal vento, abbiamo quindi optato per scendere di qualche metro per goderci il nostro caffè e mangiare una fetta di crostata e del  panettone. Il pomeriggio è andato anche meglio, siamo scesi verso le 2 e Beppe ci ha ospitati nella sua bellissima casa in riva al Brembo per mangiare un piatto di pasta insieme. E quindi tra una chiacchiera, un bicchiere di ottimo barbaresco, un pasticcino e un

Crostatina di mela con noci, miele e crema al cacao

In principio fu una mela... no, non vi preoccupate, non voglio propinarvi la storia della Creazione in 5 minuti, ma solo parlarvi di questo fantastico dolcetto che ho fatto ieri sera. Sono partita da una mela, appunto, una gigantesca mela renetta che mi era rimasta in frigorifero dal 30 di dicembre e poi mi sono ricordata anche di un piccolissimo panetto di impasto dei biscotti di vetro , sempre di quella data, che avevo congelato perché erano finite le caramelle e andavo di fretta. E quindi una breve scansione mnemonica a ciò che c'era in dispensa e un pizzico di fortuna e ne è venuto fuori un dolce fantastico. Peccato che la pasta era poca, abbastanza per una sola crostatina, il resto della mela l'ho messa in forno con zucchero e Grand Marnier, certo che a mangiarla così la frutta... :-P Ingredienti per 1 crostata: Per la pasta:  (1 piccolo panetto avanzato da queste dosi) 280 g di farina 00  200 g di zucchero semolato 115 g d

Involtini di sogliola ai profumi mediterranei

Un paio di mesi fa avrei voluto partecipare al non-contest di Cinzia " Dai! Ci scambiamo una ricetta? ", ma mi sono segnata troppo tardi e il primo sorteggio era già stato fatto, sono stata quindi pescata in secundis, venendo assegnata al blog di Fujiko,    La ricetta della felicità . Dopo le feste, avendo mangiato tanto e sentendomi ancora gonfia e piena, non è stato facile scegliere una ricetta; i dolci li ho esclusi a priori (e Fujiko nel blog ne ha fatti molti e di buonissimi) e le ricette salate, andando di pari passo con la stagionalità, non erano tutte fattibili, come ad esempio  questa zuppa  che ho adorato da subito e che farò appena sarà il periodo delle fave fresche. Mi ero lanciata sugli  involtini di verza , avevo già tutti gli ingredienti sul piano i lavoro, la verza a sbollentare in pentola, ma poi un paio di foglie mi si son rotte e quindi ho ripiegato su un buonissimo risotto con verza e speck. L'altro giorno però, sbirciando un po' più a fo

Uova, carote e pecorino in cocotte

Avere il frigorifero vuoto, quando anche tutti gli avanzi son finiti, è un vero dramma. Di Solito le uniche cose che non mancano mai sono le carote, considerando che non sono tanto abituata a mangiarle in inverno e di solito le utilizzo solo per fare qualche soffritto (a parte quelle nere, si intende, con le quali sono riuscita a fare delle cose anche abbastanza sfiziose, come questo buonissimo timballo di grano saraceno). L’altra sera non avevo alternativa ed ho quindi deciso che sarebbero state la mia cena, ma come prepararle? Ero indecisa tra una crema, se farle semplicemente trifolate (e poi cosa ci mangio insieme? Non c’era nemmeno un po’ di pane!!!), qualche amica è arrivata in mio soccorso dandomi qualche suggerimento, ma alla fino sono capitata sul blog di Erica di Ogni riccio un pasticcio e ho visto il post che aveva appena pubblicato e ho preso immediatamente spunto, considerando che in frigorifero avevo miracolosamente anche un paio di uova e un minuscolo pezzetto di pecori

Girelle di pane alle mele

Il tempo di questi giorni mi mette davvero di buon umore. Lo so che sarebbe giusto che il clima rispettasse il naturale corso delle stagioni e che adesso sarebbe giusto esser sotto zero, sotto la neve e sotto montagne di indumenti caldissimi, ma chi non ama il venticello tiepido e il tepore di queste giornate soleggiate? Io si, ecco! E voi pensatela come volete. Domenica, complice una giornata bellissima e senza l'ombra di una nuvola, sono stata con Filippo e Matteo al monastero di   San Pietro al monte a Civate (LC) , un complesso benedettino in stile romanico che si raggiunge dopo un'oretta di cammino (in salita) su per una mulattiera nei boschi.  La vista da lassù è davvero bellissima,   qui   potete vedere un po' di foto.  Abbiamo visitato l'abbazia e poi abbiamo mangiato pane, salame e formaggio accompagnando il lauto pasto con una buonissima bottiglia di Negramaro del 2007 e concludendo con un meritatissimo dolcetto fatto da me, le girelle, appunto. D

Cantucci

Della giornata passata con Paola  per preparare i dolcetti per Natale ho raccontato proprio tutto, dei biscotti di vetro  (l'altro giorno tra l'altro li ho rifatti e portati in ufficio, son stati letteralmente spazzolati in 5 minuti), dei Certosini di Bologna  e di quanto è stato bello, ma q uesti deliziosi cantucci mancavano ancora all'appello!   Al contrario di Paoletta, ne ho salvati un po' dalle fauci golose di amici e parenti e adesso è arrivato il momento di farli vedere anche a voi, giusto per vanificare tutti i progetti di una dieta costante e coerente dopo i bagordi natalizi. Ricetta della mamma di AnnUCCIA (che non so chi sia, ma è giusto citare la fonte :-P) Ingredienti: 400 g di farina 400 g di zucchero a velo 300 g di mandorle non pelate 10 g di miele 3 uova intere + 2 tuorli 1 busta di vanillina ½ cucchiaino di bicarbonato di ammonio  Impastare la farina, lo zucchero a velo, il bicarbonato di

Sua Maestà... la Cassoeula

Quando ho letto del contest di Eleonora ho subito deciso che volevo partecipare e sapevo anche che avrei fatto la cassoeula. Da allora sono passati più di due mesi, sulla mia home page campeggia il banner da allora, ma solo oggi, quasi in ritardo oserei dire, mi son decisa a fare questo piatto decisamente poco leggero per una dieta post festività, dove l'ingordigia l'ha fatta quasi sempre da padrona, ma rischiavo davvero di non partecipare, se avessi posticipato ancora. E quindi stamattina, per lavarmi la coscienza, sono anche andata a correre, quaranta minuti di corsetta leggera, anche perché ancora un po' stramazzavo al suolo per la fatica, ma meglio che niente. Di corsa anche al supermercato per comprare gli ingredienti mancanti e poi ho pazientemente passato la mattinata a cucinare, preparandomi ad assaporare questa meraviglia che da anni non mangiavo. E' un piatto legato alla mia infanzia, ricordo quasi tutte le occasioni in cui l'ho mangiato, mia mamma lo