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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Arista di maiale con lardo e prugne

Non posso proprio dire di vivere un brutto periodo della mia vita, il lavoro va bene, l’amore ancora di più, la salute anche (i piccoli acciacchi non si contano mica, anche se sommandoli…). Però devo dire che quando sono in ferie e programmo qualcosa, ecco lì che arriva la mamma a non star bene, niente di grave, per carità, un problema noto che però per almeno un’intera settimana la mette ko, e a me pure, che le devo stare dietro. Essere figla unica per me non è mai stato un problema, ho ben 21 cugini (solo da parte di mamma) e da bambini vivevamo addirittura in cinque nello stesso palazzo e abbiamo sempre giocato insieme, ma poi ognuno a casa propria e quindi nessuna convivenza forzata, nessuna condivisione, suddivisione, mia mamma era tutta per me, nel bene e nel male. In questi momenti di "assistenza" però rimpiango di non aver qualcuno che mi dia il cambio e condivida parte della fatica, fatta con piacere., per carità, ma pur sempre fatica. La cosa più brutta in que

Trota salmonata al timo limone e raponzolo giallo arrostito

Domenica era previsto un picnic con Cinzia e Mari in Valle Imagna, Mari aveva promesso un cestino pieno di cose buone da mangiare se l'avessi portata a respirare un po' d'aria buona in mezzo ai prati, con raccolta di erbe selvatiche annessa. Purtroppo il tempo inclemente non ci ha permesso di stendere la coperta sui prati e alla fine i programmi di tutte sono un po' cambiati e la raccolta di erbe è stata rimandata. Nel pomeriggio però ha smesso di piovere e Cinzia, che non abita troppo lontano, una passeggiata se l'è fatta lo stesso. Abbiamo parlato, parlato e ancora parlato, per la gioia dei suoi figli, che non ne potevano più e alla fine volevano solo tornare a casa per guardare i loro cartoni animati preferiti. Lunedì mattina sarebbe dovuta essere un'altra giornata dedicata alle erbe, ma il diluvio mi ha impedito di uscire di casa, ma appena ho visto le pozzanghere riflettere il cielo che lentamente si stava aprendo, ho preso lo zaino con la macchina f

Cronaca di una ciabatta perfetta (con lievito liquido)

Io e il pane abbiamo sempre avuto uno strano rapporto, non è una di quelle cose, come l'andare in bicicletta, ad esempio, dove posso dire, una volta che hai imparato non te lo dimentichi. Spesso da 500 g di farina son riuscita a partorire mattoni da 4 chili e non è bello. Anche l'altro giorno è successa la stessa cosa, prendo il mio dolce Alfie e lo inizio a coccolare, poi trovo una  ricetta  di un pane bellissimo e la seguo passo passo (bè, non proprio, invece di metterlo in frigo l'ho lasciato fuori) e sto impasto non cresce, lo incito, canto qualche canzoncina, faccio la danza della lievitazione e finalmente, dopo 10 ore inizia a spuntare qualche bolla d'aria e ad aumentare di volume. Bè, per farla breve lo inforno, cresce, la casa è pervasa da un profumo fantastico, il risultato sembra bellissimo, sono già innamorata... Lo sforno e già nel prenderlo mi accorgo che è decisamente in sovrappeso, lo taglio ed è decisamente crudo (ha cotto 55 minuti), lo assaggio

Frittata con silene e patate e un weekend da paura

Oggi dovevo fare la mia seconda lezione di raccolta di erbe selvatiche, avevo già preparato il cestino, gli scarponi e, a dirla tutta, anche la giacca a vento, visto il freddo che fa (Valcava è coperta da un velo di neve fresca caduta nella notte), ma la pioggia sta decisamente rovinando i miei piani e il pensiero di dover rinunciare e di passare una giornata in casa davanti al pc, mi rende assai nervosa. Confido però nel ricordo del weekend appena passato per vedere la nota più che positiva di questi giorni di tempo ballerino. "Sabato Milano ha tremato!" direbbero le cronache, "un gruppo di foodblogger, giunte da varie località italiane, ha invaso la città"... regalando immensa gioia alla sottoscritta, aggiungerei io. E' stato un vero piacere conoscere finalmente di persona l'esplosiva Ale , che in quattro e quattr'otto ha organizzato l'evento, (d'altronde prepara 7 e dico 7 dolci senza glutine in 3 ore per un dopocena e non fatico a cr

Minestra di riso e erbe selvatiche

In questi giorni freddi una minestra corroborante è proprio quel che ci vuole. Mi attende una settimana di pieno relax e spero di potermi godere anche un po' di sole, così, giusto per spezzare la monotonia. La carrellata delle ricette preparate con le erbe selvatiche raccolte dopo Pasqua continua... e non è finita qui (minaccia sottintesa). Se l'argomento vi interessa andatele a vedere le altre ricette che ho preparato: pesto di erba cipollina ,  gnocchi alla romana con ortiche ,  cicorie selvatiche arrostite , risotto alle ortiche e mirtilli rossi , pasta risottata agli asparagi selvatici , ravioli di tarassaco con ricotta e ortiche , reginette di tarassaco con vitalba e pomodorini confit Ingredienti per 2 persone: 160 g di riso Carnaroli 1 mazzetto di germogli di silene 1 mazzetto di germogli di callio 1 mazzetto di cime di ortiche 1 mazzetto di foglie di tarassaco 1 mazzetto di cime di lamio bianco 1

Marmellata di pere, noci e zenzero

Questa marmellata la sto mangiando da più di un mese, ma non l'avevo mai pubblicata perché non mi andava di spalmarla sopra del semplice pane per postarla su blog. Qualche settimana fa però ho incontrato la mia Paoletta per un caffè a casa di Mari  e appena arrivate ha regalato ad entrambe un fantastico pacchettino fermato da una molletta col musetto di un simpatico coniglio (era il sabato prima di Pasqua), contenente dei biscotti legaccio fatti con le sue mani sante (invidio tanto le belve per avere una mamma così). Subito ho pensato ai suoi biscottini per fare questa foto e così la mattina dopo ho preparato la mia colazione, ma mai avrei pensato che si sposassero in modo così perfetto con la marmellata di pere. Filippo ha fatto in tempo ad assaggiarne solo uno, tutti gli altri li ho mangiati io. Non vorrei dimenticare che Mari ci ha fatto quasi svenire con la sua mousse di cioccolato, ancora me la sogno di notte. Ingredienti: 1100 g di

Reginette di tarassaco con vitalba e pomodorini confit

E prima che la primavera lasciasse posto, con mio grande disappunto, ad un rinnovato ed anticipato autunno, ho passato una romantica e bucolica giornata nei prati a raccogliere erbe spontanee, ma se avete già visto la ricetta dei ravioli di tarassaco all'ortica già lo sapete. Ho raccolto tante erbe e per un'intera settimana ho provato accostamenti nuovi, assaporato gusti diversi e preparato tante ricette sfiziose. Domenica dovrei replicare la giornata nei prati con Cinzia e Marinella, incrocio le dita e spero che non piova. Per 2 persone Per la pasta: 75 g di semola rimacinata di grano duro 30 g di acqua 25 g di tarassaco bollito Per il condimento: 1 mazzetto di cime di vitalba 15 pomodori datterini olio evo sale e pepe maggiorana semi di papavero erba cipollina zucchero Lavate e tagliate i datterini a metà per il lungo, metteteli in una teglia unta d'olio e conditeli

Torta frangipane rustica alle pere

E così anche Ambra è entrata a far parte della squadra dell'MTC, ma mica poteva farlo come tutti noi mortali... no, lei arriva, per un mese si ambienta e il secondo vince, per l'immensa "gioia" di Stefania che è in piena campagna elettorale e che presto proporrà alle  " squinternate di MT " e al terzo giudice di turno, un mese di catering gratuito direttamente dalla sua Palermo. E Ambra ha scelto la torta frangipane  (speravo nel bagno caudo con il tartarugo presentato da Alessandra, tifavo per la zuppa di cipolle e temevo il brodo di tartaruga)  e per me, che amo le mandorle in modo viscerale, è stata una bella sorpresa positiva, se non fosse che tra le regole ci fosse anche l'obbligo di usare una frolla (di solito burrosissima) e il mio tasso di colesterolemia e soprattutto la mia dieta non erano molto dell'idea. Ma ieri, quando mi son decisa ad infornare, mi son ricordata che sullo scaffale in libreria c'era Golosi di Salute di Luca Monter

Bocconcini di agnello alle noci in nido di agretti

Qualche settimana fa Paola mi ha chiesto se mi andava di partecipare al contest di Franci  del blog Scorribande in cucina , Metti una sera a cena , che prevedeva la realizzazione a 4 o 8 mani di un intero menù, dall'antipasto al dolce, con un tema che facesse da filo conduttore per tutte le ricette. Io le ho subito proposto le erbe selvatiche, sapevo che appena ne avessi raccolta qualcuna sarei stata colta da un autentico trip (vedrete nei prossimi giorni) ma poi lei ha proposto di farlo usando le canzoni dello Zecchino d'Oro ed ho subito trovato l'idea molto sfiziosa ed originale. Abbiamo innanzitutto cercato le compagne di viaggio, prima è venuta Cinzia e poi Marina ed entrambe hanno affrontato questa avventura con l'entusiasmo che ci aspettavamo, dalla scelta della canzone preferita da ognuna, alla realizzazione dei piatti che più ci rispecchiavano. Un menù d'Oro Zecchino:  Antipasto: Il valzer della polenta  di Cinzia,  Tortino di polenta con spinaci e f

Ravioli di tarassaco con ricotta e ortica

Ieri era l'ultimo giorno di ferie di una lunga e bellissima settimana densa di cose piacevoli, di incontri rimandati troppo a lungo e di festeggiamenti. Eh si, perché il giorno di Pasqua è stato anche il compleanno del mio amore ed è stato bello festeggiare con la sua numerosa famiglia, tra canti e buon cibo.  Il lunedì di Pasquetta siamo stati in montagna e il giorno dopo lo abbiamo passato in compagnia di Francesco tra i prati intorno a Cà Loz, piccola frazione di Sant'Omobono Terme (BG), a raccogliere erbe selvatiche. Abbiamo trovato tantissime erbe diverse, ortiche, tarassaco, lamio bianco, callio, erbette, erba cipollina, finocchietto selvatico, acetosa, menta e anche una specie di asparago di cui conosco solo il nome dialettale, l'enalba.  Per pranzo poi ci ha invitati nella sua splendida casa di pietra dove il tempo sembra essersi fermato e tutto assume un sapore diverso.  Ci ha preparato delle buonissime tagliatelle fatte a mano (da lui) condite semplicemente co