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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Coniglio con porri e olive nere

E' da 3 giorni che sono a casa "malata", ho la pressione troppo bassa e il dottore mi ha detto che devo stare a riposo. A letto con le gambe alzate!!! Vada per il riposo, effettivamente ogni volta che mi alzavo gli svarioni aumentavano, ma il letto proprio no e quindi ho optato per poltrona e tavolino, così da poter fare anche un sacco di cose. Mi ha anche chiesto se mangio abbastanza, a me, capite? E per dimostrarlo fino in fondo ho preparato questo piatto davvero succulento. Oggi stavo decisamente meglio e domani si torna al lavoro e intanto anche il panbrioche è in forno :-) Ingredienti per 2 persone: 1/2 coniglio 2 porri 1 manciata di olive nere tostate 1 rametto di rosmarino 1 spicchio d'aglio 1/2 bicchiere di vino bianco olio evo q.b. acqua q.b. farina q.b. sale pizzichino di Tata Nora  e pepe q.b. Lavare bene il coniglio tagliato in pezzi con acqua e aceto di vino bianco, in modo che

Crostata con ricotta e gocce di cioccolato

Sabato sera, per accompagnare la cena tutta siciliana a base di arancine ed insalata di arance e finocchi, ho deciso di fare una crostata mangiata a Palermo, nel bellissimo B&B Al galileo siciliano che ci ha ospitato. Se fate una puntatina a Palermo e non sapete dove andare a dormire, vi consiglio questo posto, è molto economico e non proprio nel centro storico (dista 10 minuti a piedi dalla stazione, quindi comodissimo per chi, come noi, si sposta con il treno), ma l'ospitalità è fantastica e anche la struttura, pulita e ben ammobiliata. Ma il top è sicuramente la colazione, ricca di dolci fatti in casa, dai più classici cannoli con la ricotta a torte di vario tipo e poi c'è frutta, brioches, e anche il salato, per chi ama una colazione continentale. Il secondo giorno ho assaggiato questa torta, di una bontà esagerata e non ho resistito, ho dovuto chiedere la ricetta. Francesca, la ragazza che l'ha preparata è stata contentissima e mi ha subito accontentata e

Gli arancini al sapor di Puglia

Davvero avete pensato che mi sarei limitata a fare le arancine classiche senza metterci un po' di sapori della mia amata Puglia? Non so perché ma quando penso alle ricette dell'MTC mi viene sempre in mente la cucina pugliese, eppure in casa non è che si facesse mai troppo di tradizionale, molte cose semplici come pasta e broccoletti o cavolfiori o cime di rapa, pasta e fagioli o ceci o lenticchie, orecchiette con il sugo di carne di cavallo,  ma niente più di questo... eppure mi sa che questi sapori io li ho nel DNA e ad ogni possibile occasione saltano fuori con prepotenza. E così è stato per questa sfida, le arancine palermitane "classiche"  spiegate così bene da Roberta del blog Puppacena le volevo fare sicuramente, ma poi volevo un condimento che fosse un po' più mio e così ho scelto le cime di rapa e la burrata. Devo dire che i miei ospiti le hanno amate al primo morso e sono le prime che sono finite. Questa della foto è l'unica che sono riuscita

Le arancine palermitane

Immaginate un esercito di sensori che si attivano nel mio cervello solo all'udire la parola   fritto . E' quello che succede nella mia testa, come se fosse una puntata di "Siamo fatti così" in cui alla minima uscita di sangue, le mitiche piastrine si muovevano in massa per tamponare ed arginare la perdita. I miei sensori si attivano preventivamente, per dirmi che fritto è male e non solo perché il tasso di colesterolo si alza vertiginosamente (e di prendere la pillolina magica a 34 anni proprio non se ne parla), ma anche perché la struttura della mia abitazione non consente di friggere senza impuzzolire la casa, impregnare di odore tende e divano e di far ristagnare la puzza nell'unico angolo che non ha uno sfogo verso l'esterno, non tralasciamo il fatto che è l'ingresso dell'abitazione e lasciare la porta di casa aperta in un condominio a Milano, mentre si è in un'altra parte della casa, non è mai una buona cosa. Però mi piace tanto, a sette

MTC Amarcord

Come non rispondere all'appello di Flavia ... Da quando ho iniziato a partecipare all'MTC nel marzo 2011 è stato un crescendo di prove entusiasmanti. Generalmente sono una persona che apre il frigo e prepara quel che c'è, ma con l'MTC la mia fantasia si è sempre scatenata. Attenzione, non dico che il risultato finale sia così spettacolare come ciò che partorisce la mia fantasia, lo sapete che la realizzazione delle idee non è sempre possibile :-P Penso non mi sia ancora capitato di fare una ricetta già conosciuta, dal danubio, ai risi e bisi, alle crepes, al soufflè glacè (già a dirlo mi impappino) e tante altre, forse l'unica, ma vado a memoria era la frangipane, che avevo già fatto quando ancora mi avvicinavo ai fornelli timidamente e soprattutto riuscivo a leggere le ricette e seguirle alla lettera, e quindi l'MTC è stata ed è tutt'ora una scuola che mi appassiona, che mi istruisce e mi fa crescere.   E poi adesso ho tante amiche nuove, tutte ma