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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

SIAMO TOURNATI - Le torte salate & l'MTChallenge in tour

Anche i più grandi si sono accorti della forza di questo gruppo, anche i più grandi hanno deciso di scommettere su di noi.  L' MTChallenge è di nuovo in libreria con  TORTE SALATE Edito da GRIBAUDO - GRUPPO FELTRINELLI Dopo la fortunata avventura con Sagep Editori i libri dell' MTChallenge cambiano casa, ma preservano lo stesso spirito di sempre. Ma per il resto, come si suol dire, "squadra che vince non si cambia",  ritroviamo  quindi le foto di   Paolo Picciotto, le sempre più belle e divertenti i llustrazioni di Mai Esteve il tutto sotto l'attenta supervisione di Alessandra Gennaro. Da oggi il libro lo potete trovare finalmente in tutte le librerie d'Italia, l e tappe del tour di presentazione le trovate invece nell'ormai immancabile infografica della Dani. Vale la pena ribadire che a cquistando una copia del libro, contribuirete alla creazione di borse di studio per i ragazzi di  Piazza dei Mestieri , un progetto rivolto

Canederli di spinaci al burro d'arancia

Il fatto di lavorare così vicino a casa ha milioni di risvolti positivi: si eliminano le perdite di tempo legate agli spostamenti nel traffico, ho il dottore vicino, le bambine vicine, mi basta il monopattino per correre di qua e di là a fare le commissioni più varie... correre... ecco corro sempre e non mi riposo mai. Il fatto di lavorare così vicino casa ha un unico grandissimo difetto, non mi permette mai di riposarmi. Ho un vago ricordo di viaggi in macchina ad ascoltare la radio e telefonare agli amici, di viaggi in treno a leggere libri, di pause pranzo al parco in compagnia di un buon libro seduta nel prato o di qualche cara amica, di corse nel bosco costeggiando il fiume, di lunghe camminate in solitaria…  Ho un vaghissimo ricordo di quello che un tempo era riposo e adesso invece si riassume così, con il racconto di una pausa pranzo tipo, nello specifico quella in cui ho fotografato e mangiato questo piatto: 12:30 esco dall’ufficio 12:35 sono a casa e…  passo l’aspi

Rotolo di vitello di Emma

Marzo è il mese dei compleanni. Io e una nutrita delegazione di miei cari amici facciamo parte dei cosiddetti "figli dell'estate", perché si sa, in vacanza la vita rallenta, ci si ritrova, ci si dedica del sano tempo di qualità e si è tutti più rilassati.  E così va a finire che siamo proprio tanti e che i migliori rappresentanti di questa delegazione siano persone a me molto care, pesciolini soprattutto. Ieri, ad esempio, ha compiuto gli anni una pesciolina che è proprio un bel tipetto, una donna simpatica e solare, ma queste sue spiccate qualità quasi sbiadiscono di fronte alla sua caratteristica principale: è un'ottima cuoca. Ho avuto il piacere di sedermi alla sua tavola una sola volta per ora, ma entrambe le portate di quella buonissima cena mi hanno talmente colpito per la loro bontà, che non potevano non essere rifatte a casa mia e come render loro giusto onore se non preparandole proprio per festeggiare il mio 38° compleanno?

Torta tiramisù alle fragole e cioccolato e buon compleanno Kikina

E così sono arrivati anche i 38. Quest’anno sono un po’ ritornata nel mood negativo del giorno più brutto dell’anno, mood assecondando il quale non si festeggia, non si prepara la torta e si spera che la giornata passi in fretta e basta. Avevamo pianificato una passeggiata in montagna con gli amici di sempre, poi Irene venerdì è stata mandata a casa dal nido con la febbre alta e tutto è saltato. In realtà poi la febbre è durata solo poche ore, ma il tempo faceva schifo e quindi restare a casa non è stato poi così brutto. Mi sono svegliata presto e dopo la colazione a base di croissant il mood è cambiato radicalmente, così sono corsa a fare la spesa, nel frigorifero c’era solo una zucchina e un paio di limoni, direi che non era affatto adatto alla giornata. A casa alle 10.15, con l’aiuto di Filippo ho preparato in un paio d’ore un pranzetto niente male (presto la ricetta) e anche questa bellissima torta. Con un paio di telefonate abbiamo riunito la mia famiglia che per me

Pain d'epices

Ho sempre amato rivedere le vecchie amiche.  Alcuni rapporti rimangono come congelati nel tempo, può succedere di tutto, litigare, non piacersi per un po’, perdersi di vista, ma poi quando ci si incontra di nuovo si capisce il perché ci si trovava tanto bene da ragazze. Ieri ci siamo trovate davanti ad una tisana. Il nostro modo di festeggiare la festa della donna. Niente uomini nudi e sudaticci che giocano con il loro perizoma ammiccando, niente femmine urlanti al tavolo di fianco perché festeggiare in questa giornata fa tanto moda, solo noi e 6 tazze fumanti. Dovevamo essere ben di più, una proposta lanciata a tutte le compagne della classe delle superiori durante l’ultima cena in pizzeria, ma poi alla fine, dopo le innumerevoli defezioni, ci siamo ritrovate solo noi sei e la cosa ad esser sincera non mi è affatto dispiaciuta. Una serata intima, con le amiche di sempre, con le uniche con cui il contatto è rimasto davvero anche dopo la scuola. Una serata di chiacchiere e risate