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"Zuppa tosco-napoletana" di Patty e il 2° raduno MTC

Il 2° raduno dell' MTChallenge a Napoli è iniziato con i festeggiamenti di quella gran gnocca della Patty che, oltre che averci guadagnato la torta, se ne è tornata a casa con quel bel fusto di Jean Poll. 
Capito ste cinquantenni?

Cosa mi ha lasciato nel cuore il raduno e soprattutto la città di Napoli sto ancora cercando di capirlo, ho solo la certezza di avere una ferita aperta, che difficilmente riuscirà a rimarginarsi. 

Al momento cerco di colmare il vuoto con gli ultimi biscotti comprati all'asta per Piazza dei Mestieri e quelle poche cose che ancora ho potuto conservare con fare parsimonioso.

Questa ricetta racchiude tutto ciò che la 3 giorni partenopea ha significato per me e non ho dovuto inventare niente, l'ho trovata sul blog di Patty Andante con gusto, che con la sua "zuppa" di mezzi paccheri e bufala mi ha completamente stregata:
72 piccoli vulcani del Partificio Gentile abbracciati dal calore della community, vellutata e saporita come una crema di cannellini, capitanata dal fare deciso di colei che bacchetta e premia, un po’ dolce e un po’ amara, come il cavolo nero. Tutto magistralmente organizzato da un uomo con la scorza dura e il cuore immenso e tenero, come la mozzarella di bufala. Ovviamente non sono mancate delle dolci sorprese, come fili di cipolla caramellata. Il tutto contornato da uno spirito di severa cazzimm’, croccante e piccante al punto giusto, come i taralli ‘nzogna e pepe di Leopoldo e come solo la community dell’MTC sa fare.

Adesso ditemi voi, come si fa a non avere nostalgia?


Per la prima volta partecipo a The recipe-tionist ideato da Flavia del blog Cuocicucidici, perché non potevo non rendere grazia alla mia musa ispiratrice, alla quale rubo a tratti anche le parole.
Patty, aggiungiamo un’altra ricetta all’elenco delle già innumerevoli che sono venuta a prendere in prestito nel tuo piccolo spazio pieno di musica, poesia e buon gusto.

 

"Zuppa" di pasta, crema di cannellini, cavolo nero, cipolla e bufala

  
Per 4 persone
250 g di pasta Vesuvio del Pastificio Gentile
250 g di bocconcini di Bufala Campana Dop
250 g di cannellini
200 g di cavolo nero 
2 taralli ‘nzogna e pepe di Leopoldo
1 porro
1 spicchio d'aglio in camicia
3 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
olio extra vergine 
sale q.b.
Pepe nero macinato fresco
Per la cipolla caramellata:
1 cipolla di rossa  grande
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaino di aceto balsamico 
1 pizzico di sale
olio extravergine

Lasciate in ammollo i fagioli secchi per una notte in una ciotola colma d’acqua.
Metteteli in una capiente casseruola, coprendoli con acqua per 2 volte il loro peso, aggiungete 2 foglie di salvia, lo spicchio d'aglio in camicia e portate ad ebollizione.
Una volta raggiunta l'ebollizione, abbassate la fiamma e coprite, lasciando aperto su un lato con un cucchiaio di legno.
Aggiungete acqua se necessario. I fagioli dovranno essere sempre coperti di acqua.
Salate solo a 20 minuti dalla fine della cottura e tenete da parte nel loro liquido. Dovranno essere morbidi ma non sfatti.

Preparate il cavolo nero.
Lavatelo bene, privatelo della costa centrale e affettatelo molto sottilmente.
In un larga padella di alluminio in grado poi di contenere la pasta, versate 3 cucchiai di olio extravergine ed il porro pulito e affettato sottilmente.
Fate appassire a fiamma dolce facendo attenzione a non bruciarlo. Nel caso, aggiungete qualche cucchiaio d'acqua calda.
Una volta cotto, mettete un pizzico di sale, mescolate ed aggiungete il cavolo nero.
Fate stufare a fiamma dolce mescolando spesso. Continuate la cottura per circa 10 minuti, dovrà restare leggermente al dente.
Aggiustate di sale e mettete da parte.

Preparate la cipolla caramellata.
Affettate sottilmente la cipolla quindi versate un paio di cucchiai d'olio extravergine in una larga padella antiaderente.
Cuocete la cipolla a fiamma dolce, fino a che non sarà quasi trasparente, non meno di 10 minuti.
Aggiungete un pizzico di sale, mescolate, quindi aggiungete lo zucchero e l'aceto balsamico quindi alzate leggermente la fiamma e mescolate continuamente fino che la cipolla non sarà perfettamente caramellata.
Tenete da parte.

Preparate la crema di cannellini.
In un grande bicchiere per mixer a immersione, versate i fagioli il loro liquido, la foglia di salvia, una manciata di aghi di rosmarino, sale.
Frullate riducendo i fagioli in una purea fluida ed emulsionate aggiungendo un cucchiaio di olio extravergine. Passate a in un colino a maglie fini e tenete da parte.

Portate a bollore abbondante acqua salata in una pentola e cuocete la pasta per 8 minuti.
Intanto che cuoce la pasta, preparate i piatti di servizio.
Versate sul fondo del piatto un dito di crema di cannellini, disponete il cavolo nero al centro e la cipolla caramellata in un cerchio più esterno, in alternanza alla pasta. Riducete i bocconcini di bufala in stracci non troppo grandi e disponeteli sul cavolo nero, in corrispondenza della cipolla.
Create una cornice sul bordo più esterno con briciole di taralli e irrorate con generoso olio extravergine chiudendo con una bella macinata di pepe nero.
Servite immediatamente. Da mangiare con il cucchiaio.

Commenti

  1. Bellissimo post e capisco benissimo l'emozione che è ancora molto forte, certo sono passati i giorni e siamo state nuovamente catapultate nel quotidiano, però il ricordo di quei giorni intensi non possono che esserci amici
    Avere l'occasione poi di festeggiare tutti assieme la Patty con un compleanno così speciale è stata una vera chicca (che sia anche qui lo zampino del nostro maestro di cerimonie?)
    Torniamo a questa bellissima pasta che emoziona solo a guardarla bravissima veramente
    un grande abbraccio

    ps: anch'io sto centellinando i sapori di Napoli e del raduno

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    1. Io nel frattempo ho conservato solo un paio di Spitzbuben di Lucia, il resto è finito tutto. Sono abbastanza disperata.
      Manu, prima o poi arrivo, lo sai.

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  2. Grazie innanzitutto per le belle parole (o mi stavi dando semplicemente metaforicamente della mozzarella? :-D :-p):-)
    Trovo che questa ricetta sia fantastica! Non sfigurerebbe in nessun ristorante e rappresenta davvero l'essenza di questo raduno che abbiamo vissuto assieme in maniera così intensa. Felice di aver condiviso un po' di tempo con te :-)
    Sperando di rivederci presto :-)
    Grazie.

    Fabio

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    1. Bufalino del mio cuore...
      Felice io di non essere morta e di poter testimoniare ahahahah

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  3. Ci hai messo tutto in questa zuppa, i colori di quel magnifico weekend, l'allegria di quei giorni insieme, la bontà delle tante mille cose che abbiamo mangiato, assaggiato e gustato, la condivisione che il raduno è ..così come è condivisione in poche parole THE RECIPE-TIONIST... la ferita aperta c'è per tutti mi sa, ed è che non possiamo vederci più spesso per poter passare più tempo insieme ... ma sai che c'è?? che noi siamo una forza tutti insieme anche a 1000-10000 km di distanza. benvenuta a THE RECIPE-TIONIST ... non ci mollare più adesso eh

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    1. Raccontare del raduno, dopo aver letto il tuo post, mi sembrava davvero ridondante, poi la gente si annoia a leggere sempre la stessa cosa. A questo punto, ho deciso di far parlare la tavola e spero di esserci riuscita. A dire il vero poi è merito della patty che, avendo già fatto il giro di boa, lo aveva già previsto come sarebbe stato.
      Spero di non mollarvi più.

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  4. È un post bellissimo! Trovo che sia intenso,reale e profondo con semplicità così come te che lo hai scritto. La ricetta è splendida evl'hai interpretata con maestria tesoro.

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    1. Non ho voluto essere troppo smielata e proprio per questo non ti ho nemmeno citato in questo post, ma sai già <3

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  5. Tu sapessi, cara Chiara, cosa ha significato per me Napoli. Lo scriverò presto perchè ho già pronta la mia pasta, ma l'emozione è ancora viva, palpitante. Qualcosa davvero difficile da spiegare.
    Ti confesso che la tua scelta mi ha dato un altro colpo al cuore. Questa è la ricetta con cui sono andata in finale alle Strade della Mozzarella e successivamente ho vinto, e come puoi ban capire ha un valore che trascende la bontà del piatto.
    Racchiude delle emozioni fortissime che, stranamente, si sono incrociate con le tue. Una ragione probabilmente ci sarà. O forse no, chi lo sa.
    In ogni caso, grazie, con tutto il cuore e grazie per quel poco tempo che abbiamo passato insieme a Napoli, purtroppo volante che quando si è in tanti, è difficile scandagliare a fondo una sola persona.
    Ti abbraccio fortissimo occhi belli.
    Pat

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