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Mini Kugelhopf sudisti

Quest'estate ho passato una bellissima settimana in giro per l'Alsazia, ne ho girato ogni angolo, da sud a nord, da est a ovest. Inutile dire che i posti sono bellissimi, di più al sud, l'Alsazia più turistica, quella delle classiche case a graticcio tutte colorate, dei paesini minuscoli abbracciati dalle loro mura, quella dove trovi ristoranti aperti ad ogni ora del giorno e della notte, invece più a nord la situazione cambia, eh si, perché lì sono un pò più crucchi e allora ti capita di camminare per il centro storico di una cittadina e non vedere nessuno nessuno, di andare in un ristorante, guardare la carta affissa alla lavagnetta proprio accanto alla porta, scegliere proprio quel piatto lì, che non vedi l'ora di mangiare, perché lo hai già provato e ti è piaciuto da morire, e non ha nemmeno un costo eccessivo e allora ti siedi e aspetti il cameriere, che arriva, ti chiede cosa vuoi da bere e tu gli dici che vorresti anche mangiare e lui ti guarda come se fossi un alieno e ti dice "la cucina è chiusa, mi dispiace", tutto e questo alle 20.20 e allora ti rifugi nell'unico altro ristorante aperto BELLA NAPOLI e prendi la solita Tarte al Munster, che già sai che digerirai la settimana successiva. Però mica solo esperienze come questa in Alsazia, anzi, si è mangiato e bevuto tanto e bene (3 kg presi). L'unica cosa che non ho provato sono i dolci, ma ho preso un libricino di ricette per rifarli, prima o poi... in compenso mi sono innamorata della forma del Kugelhopf e appena tornata in Italia non ho resistito dal comprare uno stampo in silicone fatto di tutte quelle bellissime coroncine.
Ovviamente fare la ricetta del Kugelhopf originale, anche se in forma ridotta, mi avrebbe imposto un viaggetto al supermercato e io oggi non ne avevo proprio voglia, però pensavo a quella rete di gustosissimi mandarini calabresi ancora al fresco sul balcone, la deliziosa bottiglia di Zibibbo siciliano aperta nel frigo e un sacchettino di mandorle pugliesi prese al mercato un paio di settimane addietro ed ecco qui il dolce. 
Molto buono direi, la glassa un pò troppo sciropposa è stata assorbita dall'impasto, ma in questo modo lo ha reso più morbido, quindi è andata bene lo stesso e poi le formine si vedono meglio e poi... vabbè glassa fallita, lo ammetto. Sgrunt! E sti stampini saranno tanto belli, ma che fatica tirar fuori i dolci!




















Ingredienti per 12 stampini o 2 infornate da 6:
Per l'impasto:
150 g di farina 00
100 mandorle
60 g di zucchero  semolato
70 g di burro
2 uova
scorza di 2 mandarini
4 cucchiai di Zibibbo
1 cucchiaio di lievito per dolci
1 cucchiaio di fecola di patate
Per la glassa sciropposa:
100 g di zucchero a velo
succo di 1 mandarino
Per decorare:
granella di mandorle

Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e lavorare, fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Scaldare il burro in un tegamino e aggiungerlo all'impasto.
Metterne un pò in ogni stampo, riempiendo solo fino a 3/4, per evitare che, gonfiandosi in cottura, fuoriescano.
Infornare per 20 minuti a 180°. Lasciar raffreddare, ricoprire con la glassa al mandarino, che avremo fatto facendo sciogliere lo zucchero col il succo di un mandarino a bagno maria e decorare con la granella di mandorle.

Commenti

  1. io la glassa la faccio a freddo, aggiungendo il liquido pochissimo alla voltas, almeno ti regoli per la densità. ormai sono un'esperta di glasse :)

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  2. mmmm....sembrano ottimi. il tuo blog ispira e fa venir fame! complimenti e buona continuazione.

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