E vissero tutti, a lungo, felici e contenti... lo sapete già, ma facciamo un passo indietro.
Il giorno delle nozze tra la bella Florencia e Jordi , celebrate il 23 aprile, fu una festa per tutti gli abitanti del regno, la cerimonia ebbe luogo nella corte del castello, che fu completamente addobbato a festa.
I due innamorati si scambiarono commossi le loro promesse d'amore e gli anelli, giurandosi amore eterno.
Per l'occasione fu preparata una torta nuziale davvero speciale.
Il re e la regina vollero fare un regalo alla loro adorata figlia, a cui i dolci proprio non piacevano, quindi fecero preparare una grande tortilla di patate a forma di cuore, con all'interno delle ortiche, le erbe selvatiche che lei tanto amava raccogliere nei prati.
Il loro amore durò per sempre ed in loro onore, proprio il 23 aprile, fu istituita la giornata degli innamorati, nel giorno dedicato a Sant Jordi.
In realtà la santità se la meritava di più Florencia, ma questa sarebbe una favola moderna e non è questo il momento di raccontarvela...
Tortilla di patata
Ingredienti per una padella da 25 cm
Ingredienti per una padella da 25 cm
1,2kg di patate, già pulite
9 uova
1 cipolla dorata grande
olio extravergine q.b.
sale e pepe
1 generosa manciata di ortiche
Sbucciare, lavare le patate e tagliarle a pezzi irregolari. Mettere abbondante olio in una padella e far soffriggere le patate per 5 minuti a fuoco vivo, poi aggiungere la cipolla affettata finemente. Salare e continuare la cottura girando spesso. Le patate dovranno avere una bella crosticina croccante e dorata.
Sbucciare, lavare le patate e tagliarle a pezzi irregolari. Mettere abbondante olio in una padella e far soffriggere le patate per 5 minuti a fuoco vivo, poi aggiungere la cipolla affettata finemente. Salare e continuare la cottura girando spesso. Le patate dovranno avere una bella crosticina croccante e dorata.
Rompere le uova in una ciotola, sbatterle ed aggiungere l'ortica tritata al coltello. Regolare di sale e aggiungere una generosa macinata di pepe. Una volta cotte, aggiungere le patate alle uova ed amalgamare bene il tutto.
Ungere bene la padella e versarvi il composto di patate e uova e cuocere a fuoco basso stando attenti che la tortilla non si attacchi alla padella.
Inumidire un piatto e posizionarlo sopra la padella, a questo punto, stando attenti a non spatasciare tutto per terra, rovesciare la padella sul piatto e poi far scivolare la tortilla di nuovo in padella e continuare la cottura per altri 5/7 minuti rimboccando verso il basso con una spatola, in modo che si crei un bel cuscinetto imbottito.
Rovesciare nuovamente la tortilla sul piatto da portata.
Visto che in Catalunya la tortilla di patata si mangia "babosa", cioè non completamente cotta all'interno, con l'uovo leggermente liquido, ho pensato di farla facile e mettere la bava direttamente tra ingredienti.
Visto che in Catalunya la tortilla di patata si mangia "babosa", cioè non completamente cotta all'interno, con l'uovo leggermente liquido, ho pensato di farla facile e mettere la bava direttamente tra ingredienti.
Le ortiche le ho raccolte a casa di un daino, sicuramente correndo di qua e di là per il suo campo mangiucchia le ortiche e sbava a più non posso ed ecco che ho risolto il problema della tortilla babosetta direttamente a monte.
Per accompagnare la mia tortilla ho scelto una fresca e nutriente insalata, d'altronde il fidato destriero ne ha fatta di strada, anche lui ha diritto ad una prelibata ricompensa
Insalata di songino e rabarbaro caramellato
Ingredienti
300 g di insalata tipo songino
1 manciata di noci
30 g di pecorino in scaglie
3 coste di rabarbaro
1 noce di burro
1 cucchiaio di zucchero
sale q.b.
olio extravergine
20 ml di Vermut bianco
Mondare e tagliare il rabarbaro a fette da circa 1 centimetro, metterlo in padella con una noce di burro e far rosolare per 3/4 minuti, aggiungere un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero e sfumare con il Vermut. Lasciar asciugare i liquidi e poi far intiepidire prima di aggiungere all'insalata con le noci tritate grossolanamente e le scaglie di pecorino.
Condire con un filo d'olio e un pizzico di sale.
Con questa ricetta partecipo all'ultima sfida MTC lanciata da Mai Esteve del blog Il colore della curcuma